Busta della spesa

by | Nov 11, 2019 | Ero io?, Società, Varie | 3 comments

Ci sono comportamenti talmente radicati che sembrano assolutamente indissolubili dalla singola persona se non dalla società stessa. Atteggiamenti, modi di fare e – perfino – risposte ad imprevisti che, se analizzati singolarmente, non hanno senso alcuno. È strano, perché – davvero – da un punto di vista strettamente etologico non portano un reale beneficio, né un vantaggio, a chi mette in atto queste "strategie".

Nello specifico, oggi, non ho potuto fare a meno di pensare ad una cosa:

La busta della spesa

La prossima volta che sarete in fila, fateci caso: alla coop nessuno ha buste della spesa coop. Lidl, Eurospin, Casa di cura "Serenella"… tutto va bene fuorché la busta coop. E mi sono sempre chiesto…perché?

Beh, in realtà lo so. Ne sono a conoscenza perché anche io faccio così. Perché a me da fastidio far pensare a chi sta dall'altra parte della cassa che quella busta, così perfetta, così limpida sia in realtà già mia. Anche perché esiste un sottile momento, pochi millisecondi, nei quali il commesso mi guarda con questo sguardo:

Immagine correlata

Ed io, con voce ferma rispondo "no guardi… eh già mia". Strappandola dal lettore di codici a barre come la suora fece in Ghost.

Ecco, io per evitare questo al Lidl porto buste della coop. Ah, sia chiaro, non tradisco la mia catena preferita: la busta coop è in deroga all'undicesimo comandamento che recita:

Non avrai altro Lidl all'infuori di me

Quando proprio non ne posso fare a meno, quando proprio devo entrare alla coop al Lidl con la busta del Lidl, la stropiccio un po', faccio in modo di far trovare scontrini all'interno oppure – ma devo ricordarmelo – all'entrata faccio in modo che le telecamere di sicurezza mi inquadrino con la busta. In casi estremi partono le dirette Facebook, così da avere quanti più testimoni possibile.

Tutta questa fine strategia porta ad un bivio nel rapporto Faber Chris VS Cassiere, sintetizzato in questa foto:


E niente, volevo dirvelo*.

*= In realtà dimentico sempre di portare con me la busta, quindi la ricompro. E penso, che – da qualche parte nel mondo – ci sia una ragazza che mi possa guardare così:


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