Delusi da El Camino, vero? Non siete in pochi. La figura di Jesse Pinkman è troppo piatta, non c'è nessun colpo di scena, nessun villain da combattere. Nessuna cruenta uccisione, nemmeno un omicidio tattico. Il film è lento, praticamente non accade nulla di adrenalinico. Droga, meth, soldi. Potere. Niente di tutto ciò. Dov'è il cattivo, il tattico, il crudele, lo spietato, l'affarista e l'egoista Jesse?
Semplice.
Non c'è.
Se cercate un cattivo, perché di cattivo si tratta, vi do una notizia: quello è Walter White. Beh, El Camino – invece – si concentra sul complice. Quello "buono".

Wendy?
Tra l'altro, se c'è una cosa che Breaking Bad insegna è proprio questa: nulla è lineare.
Non arriva subito. Servono un paio di giorni per metabolizzare e comprendere cosa possa voler presentarci Vince, il buon vecchio Vince. Ci racconta, in modo assolutamente coerente, di Jesse. Delinea un personaggio con caratteri paradossalmente netti nelle sue sfumature. Una persona, tutto sommato, "buona". Ha un solo obiettivo, dopo la liberazione dal "carcere" e in modo pulito e quasi pedissequo affronta tutto ciò che è necessario per raggiungere la sua vetta. Niente di più, niente potere, niente di niente. Linearità, questa volta sì.
Tutto il film ruota sul finale di Breaking Bad. Gli ultimi 10 secondi della serie TV sono la guida di tutto il girato. Quel cancello apre direttamente a El Camino, Jesse ha bisogno di varcarlo e andare un po' più avanti. E Vince ci spiega come. Per rinascere "Yo bitch" consuma tutto l'orrido che lo ha reso (co-)protagonista. Niente meth da cucinare per avere dei soldi: per arrivare a quella cifra deve consumare tutto ciò che rimane del suo passato e per il quale molte persone sono morte.
Forse è esagerato parlare in termini filosofici, ma la distruzione dell'impero materiale – o almeno di ciò che resta – serve per far "sorridere", nuovamente su una macchina, il chimico-somaro Jesse. Ed è necessario utilizzare fino all'ultimo dollaro per farlo.
L'interpretazione di Aaron è magnifica, la fotografia altrettanto curata. Dopo l'iniziale "delusione", El Camino va assolutamente rivisto.