Quattro anni

by | Nov 25, 2019 | Ero io? | 3 comments

Qualche sera fa ero a cena e, per l'occasione, ho incontrato una mia vecchia collega d'Università. Non la vedevo da almeno quattro anni. In questo tempo, ci siamo limitati a scambiare qualche battuta su FaceBook e due o tre messaggi per i classici auguri per il compleanno e per Natale.

È proprio vero, il tempo passa in un baleno.

Il tavolo era molto chiassoso, anche grazie a una buona dose di birra. Come sempre, quando ci si ritrova si parla poco di sé e molto degli altri. Il rumore dei vicini di tavolo era davvero percepibile ma ciò, per l'appunto, non ha impedito di ricordare gli amici in comune.

– Ti ricordi di Stefano?
– Mhh si, era quello ricciolino?
– Sì.
– Che fine ha fatto?
– Beh, adesso lavora in una ditta che produce confezioni sterili per farmaci, si è sposato ed ha una bellissima bimba.
– Ah, suppongono si sia sposato con Valeria!
– No, no. Con Vale è finita, lei si è sposata con Vincenzo.
– Mizzica, Vincenzo. Era il fratello di Sabrina… Sabrina, oh ma sai che aveva perso la testa per me? Che fine ha fatto?
– Sono stata al suo matrimonio, il mese scorso.

Ci siamo resi conto che, dei nostri colleghi (e non sono pochi) gli unici a non aver mai indossato la fede siamo noi. Sfigati per qualcuno, eroi per qualche altro. Già, per alcuni il matrimonio è un arcobaleno nella vita, mentre per altri vuol dire finire, come Pinocchio, direttamente dentro la pancia della balena.

Io, sinceramente, non ho una posizione definita ma rimango single perché il mio avvocato mi consiglia così. Ed anche il mio direttore di Banca. In compenso, divagando un po', domani torno a frequentare il corso "Come evitare di cadere nei luoghi comuni".

Tra una pizza ai funghi, una pizza alle mele [sic!] ed un fritto misto abbondante in wurstel, iniziammo a punzecchiarci. Alla fine, non so come, io e la mia collega facciamo una scommessa: chi dei due si sposerà prima.

Il premio: un caffè ovviamente. (Il mio direttore di Banca mi dice di risparmiare)

Ah, dimenticavo: lei non è a conoscenza del mio precedente matrimonio. C'è da dire che, sempre secondo il mio avvocato, la consacrazione a Las Vegas non certifica una unione legale, ma soltanto il mio essere coglione.

Siccome sono un tipo molto, ma molto, competitivo, ho iniziato ad elaborare un piano. Ma, come vi dicevo, non la conosco bene e devo utilizzare una tecnica standard per trovare un aspirante marito. Qualcosa che possa essere universalmente accettabile, sperando che lei non sia una tra le "ragazze diverse".

Inoltre, visto che al corso "Come evitare di cadere nei luoghi comuni" parteciperò solo domani sto cercando di formare un attore, definendo con precisione gli step da compiere per far, genericamente, innamorare una ragazza e farle dire "sì". Li farò incontrare da qualche parte e poi mi godrò, da vincente, il mio caffè!

Nella mia, piccola esperienza, ho capito che non è la bellezza ad essere il catalizzatore di Cupido. Non è nemmeno la Ferrari, né la simpatia. La chiave del successo con le ragazze è molto più atavica. La frase magica da pronunciare è:

Ciao. Sono padre.

Detto in modo lento, guardandola negli occhi. Non so per quale motivo, ma il concetto di paternità è visto dalle ragazze come sinonimo di roccia sicura.

E questo, ovviamente, non è che il primo passo per il successo. Il secondo è altrettanto semplice, ed integra il primo:

Ciao. Sono padre. E sono stra-sfondato di soldi.

Perché dai, diciamocelo… sono cazzate che i soldi non servano. Non ho visto mai Beautiful ma sono pronto a scommettere che mai nessun personaggio della fiction si sia innamorato di un barbone. O di un Biologo, per dire.

Vorrei anche sfruttare il luogo comune secondo il quale la ragazza ama viaggiare, che poi è anche una cosa che piace fare a noi ragazzi, eh! E quindi, in questo copione ben studiato, il mio attore dovrà comportarsi così:

Ciao. Sono padre. E sono stra-sfondato di soldi. E li tengo tra la Svizzera, Cipro e le isole Cayman.

Basterebbe una traccia di fertilità e di ricchezza? Credo proprio di no. Per essere del tutto sicuro, a questo mio attore, dovrei chiedere di fare cose che un uomo non farebbe mai. Fare cose che davvero possano definirlo unico agli occhi di una donna.

Non è facile, deve essere qualcosa di assolutamente stratosferico. Qualcosa che, per certi versi, metta in crisi l'essenza stessa dell'Uomo, avvicinandolo alla ideale reminiscenza della Donna.

Ciao. Sono padre. E sono stra-sfondato di soldi. E li tengo tra la Svizzera, Cipro e le isole Cayman. E piscio da seduto.

Riuscirò mai a trovare quest'uomo? Non lo so, ma per il mio orgoglio spero di sì.

Seguite queste pagine, magari ci saranno novità. Nel frattempo, auguratemi buona fortuna e in culo alla balena.

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